Il pane perduto
Edith Bruck
È il Premio Viareggio Rèpaci 2021
Una testimone della Shoah riannoda il filo della memoria per raccontare una storia privata e, insieme, la più grande tragedia del Novecento.
La guerra è alle porte, ma Edith ancora non lo sa. All’inizio degli anni ’40, in Ungheria, è ancora una ragazzina spensierata che gioca scalza nel tiepido sole primaverile. Ultima di sei fratelli, Edith è la più brava della classe e un giorno, tornando da scuola, racconta che gli altri bambini la prendono in giro perché ebrea. Di lì a poco tutto cambia: Edith e la sua famiglia devono lasciare la casa appena ristrutturata per trasferirsi nel ghetto, prima tappa del viaggio che li avrebbe portati ad Auschwitz, Dachau, Bergen-Belsen. Miracolosamente sopravvissuta, a guerra finita Edith sarà costretta a ricostruirsi, superando l’estraneità del mondo e dei familiari che non hanno fatto esperienza del lager, cercando la propria strada, prima in Israele, poi in giro per l’Europa al seguito di un corpo di ballo, infine in Italia, al fianco del poeta e regista Nelo Risi, compagno nella vita e nell’arte. Un racconto di vita, morte e pietà, da tramandare alle giovani generazioni perché non se ne perda la memoria.
«Edith è una scrittrice straordinaria. Intensa come poche». Antonio Gnoli, la Repubblica
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Numero di pagina/e : 128

Il pane perduto
Edith Bruck